Cos’è l’energia vitale?
La scienza sino ad esso non ha saputo dare una vera risposta ma è innegabile che esista qualcosa che rende viva la materia organica. Questo qualcosa in Cina viene chiamato Qi, in India Prana, nell’antica Grecia il Pneuma, il Mana in Polinesia, termini diversi per il “soffio vitale”. Soprattutto per la millenaria filosofia taoista l’universo è un organismo vivente permeato da un’energia che fluisce, il “Qi” o “Chi”.
Sino a pochi decenni fa questo argomento era avvolto dal misticismo, a volte col generico nome di “spirito”. Quando nel 1905 Einstein pubblico la teoria della relatività asserendo che la materia è energia e viceversa, il pensiero sulla realtà cambio aprendosi a nuove ipotesi. Max Planck anni dopo scoprì le emissioni di energia da luce ed elettromagnetismo che chiamò “Quanti”. Un forma di energia che da particella diventa onda, concetto sviluppato nelle teoria delle super stringhe.
Per capire questi concetti di fisica bisogna affrontare anni di studi e avere una mente portata a comprenderli. L’uomo comune, con tutta la buona volontà, tenta di afferrare il concetto generale e intuisce che tutti questi studi portano alla conclusione che la materia, come noi la percepiamo, in realtà è fatta di particelle di energia che vibrano a frequenze differenti: meno vibrano, più avremo un oggetto solido. Tutta la realtà visibile ed invisibile giace su una sorta di intelaiatura che collega ogni cosa, ed ogni cosa si manifesta a seconda della frequenza alla quale vibra. E’ una spiegazione molto grossolana che si esplica nel Teorema di John S. Bell – che è stato verificato dal fisico francese Alain Aspect esprimendo il concetto dell’ Entanglement, dove ogni cosa che accade ha una ripercussione senza limiti di spazio e di tempo.
Nel libro di David Bohm, “Universo Mente e Materia”, lo scienziato afferma che il cervello umano, incapace di gestire una realtà così complessa, separa le cose le una dalle altre per poterle gestire con la “mente conscia”. Sarà per questo che tutte le antiche tradizioni professano l’unione e l’armonia, concetto che per essere avvicinato necessità di uno stato alterato di coscienza indotto spesso dalla meditazione. Ma tutte queste indagini non si avvalgono di strumenti tecnologici atti a rilevare e misurare; nell’antichità non era possibile, eppure sin dal 500 a.C. i Pitagorici ritenevano ci fosse un aura intorno alla persona che interagiva con lo stato di salute psicofisico della persona. Oltre mille e cinquecento anni dopo il brillante chimico e scienziato Barone Karl von Reichenbach, pubblico un volume sull’aura energetica dell’uomo che chiamò “forza odica” ; fu deriso e ignorato dalla comunità scientifica del tempo. Sono solo esempi di vari tentativi fatti nella cultura occidentale, per spiegare lo “spirito che dà la vita”. Studiosi e scienziati nel secolo passato come Walter John Kilner, Wilhelm Reich, George De La Warr hanno usato delle strumentazioni per averne una prova concreta ottenendo risultati discutibili.
Qualcosa di concreto è stato possibile grazie alle ricerche condotte da Alexander G. Gurych, riprese da Fritz Albert Popp e studiate da Herbert Froehlich e IIya Prigogine (premio Nobel) nelle quali si dimostra l’esistenza dei bio fotoni, ovvero una emissione spontanea di una particella di luce ultra debole dovuta alla rottura e la ricomposizione metabolica di legami molecolari. In pratica ogni cosa che ha un processo vitale, produce una sua frequenza di biofotoni in grado anche di comunicare all’esterno. Ovviamente essendo una scienza di frontiera le critiche non mancano, ma la strada è stata aperta.
Tutte queste mirabolanti scoperte, lasciano il tempo che trovano per chi nella vita è occupato a trovare il modo di risolvere esigenze quotidiane, tuttavia questi concetti sub atomici e quantici potrebbero trovare un’applicazione pratica con il Tai Chi Chuan e il Qi Gong che sviluppano la consapevolezza dei canali energetici all’interno del corpo; in agopuntura, ( pratica curativa riconosciuta anche dalla medicina occidentale) vengono chiamati meridiani e le scoperte di cui sopra hanno aperto nuove frontiere di studio a riguardo . Uno tra i più interessanti lo ha condotto l’Università Nazionale di Seoul che afferma che i canali energetici sono rilevabili. Malgrado ciò servirà ancora molta ricerca e pubblicazioni per ottenere dati scientifici accettati senza riserve da tutta la scienza ufficiale.
Le tradizioni millenarie considerano l’uomo un essere complesso che opportunamente addestrato può accedere a risorse inaspettate senza il supporto tecnologico. Sembrerebbe che le nuove scoperte scientifiche rivalutino questi antichi precetti e prendano queste possibilità seriamente in considerazione. Oggi l’uomo comune ha l’opportunità di trovare la motivazione necessaria per esplorare se stesso nel corpo, nella mente e nello spirito. La pratica del Tai Chi Chuan e del Qi Gong sono un’ ottimo strumento per elevarsi e fare un primo passo, trovare un’insegnante competente è il secondo.