Il primo aspetto che viene curato nel Taijiquan è la postura. Il corretto allineamento del corpo non è solo finalizzato ad una posizione eretta bensì ad un corretto scarico del peso a terra. Come i bambini non usano muscoli per tenersi in piedi, così nel Tai Chi si riscopre l’equilibrio senza tensioni.
Nella ginnastica posturale si eseguono esercizi sulla muscolatura per sollecitare la contrazione di addome, dorso, spalle a volte con l’ausilio di bande elastiche o con i pesi. Movimenti ripetuti in serie con il fine di rafforzare le fasce muscolare che devono tenere dritta la spina dorsale.
Nel Tai Chi Chuan la muscolatura si deve decontrarre e allungarsi sulla verticale del corpo rispettando determinati principi; deve distendersi come un vestito sulla stampella (lo scheletro) e cedere alle contratture derivate dalle tensioni del quotidiano. Il rilassamento avviene attraverso la respirazione e con un atto di volontà teso a cedere, mollare il peso del corpo a favore della gravità; il fisico quindi può essere attraversato dalla spinta che viene dai piedi e raggiunge la sommità della testa.
Nella ginnastica taoista del Taijiquan il movimento viene ripetuto per acquisire una consapevolezza di movimento che deve trovare la sua forza dall’appoggio a terra dei piedi e dall’espansione del corpo contraendolo il meno possibile. Si ottiene così una risultato migliore in termine di efficacia, sforzo e affaticamento rispetto allo stesso impegno con l’uso della muscolatura.
Usando una metafora: se il corpo lo paragoniamo ad una casa dissestata e usiamo pali di sostegno sulle pareti, tiranti, e cerchiature, l’edificio resta dritto e stabile. Questi interventi sono paragonabili al lavoro muscolare della ginnastica posturale. Il Tai Chi Chuan interviene sugli equilibri interni ed esterni della struttura e la rimette in assetto con fondamenta più radicate nel terreno.
Entrambe i sistemi sono validi e raggiungono lo scopo.
Il Taijquan inoltre insegna a rendere la postura corretta come stato naturale dell’essere.