Tai Chi, bicicletta ed il principio Yin – Yang


Andare in bicicletta ed il Tai Chi Chuan stile Yang, condividono un principio che rende questa arte marziale utilizzabile anche come preparazione atletica per il ciclista. 

Quando nei movimenti del Tai Ji Quan o negli esercizi Daojin viene richiesto di divaricare le gambe e spostare il peso del corpo da un piede all’altro, spesso si ottiene l’effetto di ancheggiare, gesto che ha a che fare più con il ballo e non permette una completa indipendenza con la gamba priva di carico. Questa condizione, in particolare nel Tai Chi stile Yang,  necessità un allineamento particolare osteoscheletrico che ponga la maggior parte del peso del corpo su una gamba che diventa un perno stabile. L’altra gamba può muoversi in leggerezza ed indipendenza.

Riportiamo questo movimento all’azione del pedalare: una piede preme il pedale in basso creando una condizione che nel Tai Ji viene chiamata pieno o Yang, mentre l’altro si lascia sollevare dal pedale che va in salita ed è in una condizione Yin, cioè non preme ed è considerata vuota. Pedalare quindi crea un’alternanza di Yin e Yang dove, al culmine dello stato Yin, questo si trasforma in Yang scendendo e così via senza fermarsi se si vuole continuare a stare in moto.

Per traslare il principio espresso sopra nei movimenti del Tai Chi Yang style, bisogna immaginare di pedalare in piedi. Questa condizione si verifica di norma quando si va in salita.
Per aumentare la spinta ci si alza dal sellino e si allinea il corpo in verticale per spingere il pedale verso il basso per sfruttare tutto il peso. Quando la spinta termina, si sposta il baricentro – Dan Tien – verso l’altro piede, quello con il pedale in alto  per effettuare la stessa manovra. Se noi per un attimo rendessimo invisibile la bicicletta, vedremmo una persona che alternativamente si allinea verticalmente su un piede e sull’altro.  Le spalle rimango posizionate sul fronte. Immaginando le clavicole come il manubrio, non si ruotano  a destra e a sinistra quando si sposta il peso da un piede all’altro altrimenti, se fossi realmente su una bicicletta, ad ogni pedalata fatta in piedi andremmo a girare. E’ importante che i piedi rimangano dritti e aderenti al terreno tallone incluso. Restare con le spalle dritte mentre si pone il peso da un un piede all’altro risulta impegnativo e i quadricipiti, la muscolatura del tibiale anteriore e l’allungamento dei tendini d’Achille sono molto sollecitati e forniscono un ottima preparazione atletica per il ciclismo. E’ possibile farlo ovunque senza bisogno della bicicletta.

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