Il segreto nella lentezza del Taijiquan


Muoversi a rallentatore o addirittura stare fermi per un minuto o più con le ginocchia piegate e lo sguardo fisso in avanti; l’addestramento del Tai Chi Chuan lascia perplessi e i giovani spesso si allontanano sorridendo alla vista di “quei tipi strambi che pensano di fare attività fisica”. In realtà si è vigili e presenti sul corpo come lo potrebbe essere un funambolo attento a percepire ogni singola variazione mentre si muove adagio.

E’ impossibile da capire per chi guarda dall’esterno  che il praticante di Taijiquan sta ricercando nella immobilità o nel muoversi piano delle precise condizioni fisiche che vanno rispettate qualsiasi movimento si esegua: le tensioni muscolari vanno mitigate per evitare di creare disallineamenti nelle vertebre e tra le articolazioni; i tessuti molli – come gli organi interni – devono potersi depositare verso il bacino e non essere costretti dalla muscolatura; un braccio e una gamba si muovono in avanti senza portarsi dietro la spalla o l’anca al quale l’arto è attaccato; ruotare il busto senza ancheggiare; mantenere la testa come un capitello che si appoggia sopra la colonna mentre ci si sposta; respirare con regolarità senza trattenere il fiato, evitando di sollevare la cassa toracica. Tutte queste condizioni devono coesistere mantenendo il contatto con il baricentro del corpo che fa da fulcro per esprimere una forza centrifuga e/o centripeta. Il gesto rapido e repentino non è adatto ad armonizzare un’attitudine interna del corpo che guida i movimenti esterni di braccia e gambe.
Queste sono alcune indicazioni alle quali è chiamato a mettersi in ascolto il praticante di Tai Chi che impara ovviamente per gradi. Per trasformare un gesto lento a veloce il passo è breve, con il vantaggio di  mantenere meglio il giusto equilibrio dinamico tra corpo e braccia.
Nel Taijiquan  potenza e vigore nulla hanno a che fare con la muscolatura ipertrofica, simbolo sopravvalutato di benessere.

Avere questa profonda pro percezione del corpo necessita una notevole pratica alla presenza mentale ed è ripagata con la capacità di muoversi secondo principi di bio-meccanica naturali che non richiedono la continua tensione muscolare e forniscono risultati sorprendenti in termini di  rapporto tra sforzo e risultato e stress fisico e salute. Principi che possono essere sfruttati per qualsiasi attività fisica ludica o lavorativa con performance migliorate.

Il Taijiquan ha un grande appeal sulle persone mature, che lo praticano per riarmonizzare il corpo e risolvere problemi di schiena o di stabilità sul terreno.
I giovani abituati ad un movimento energico, magari al ritmo di una musica ad alto volume ad elevati BPM (battute al minuto), hanno difficoltà a capire i benefici che potrebbero arrivare dal Tai Chi Chuan in grado di effettuare prove di forza e di resistenza senza stressare articolazioni e muscolatura.
Quando si è giovani non ci si rende conto che certi tipi di stress reiterati sul corpo porteranno delle conseguenze negli anni a venire, soprattutto a ginocchia e vertebre. Risolvere problemi posturali e di stabilità sono solo i primi effetti del Tai Chi Chuan ed un corpo giovane può velocemente apprendere principi che portano a grandi capacità di coordinamento simultaneo; usato come strumento di preparazione atletica può fare la differenza nella maggior parte degli sport.

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